In questa esaustiva panoramica sull’architettura italiana e sui suoi stili più rappresentativi, come l’Etrusco, il Greco, il Romano, il Rinascimentale e il Barocco, desideriamo fornirvi un utile vademecum. Speriamo che in questo modo possiate familiarizzare con la cultura di ogni periodo e imparare a collocare edifici, chiese e palazzi nel loro giusto contesto storico. L’architettura italiana copre almeno un paio di millenni di storia, dal periodo romano ellenistico ai giorni nostri, e vanta un gran numero di stili architettonici, ognuno dei quali si è evoluto nel corso dei secoli, anche in base ai cambiamenti politici, culturali ed economici del nostro paese. Perciò, desideriamo offrire ai visitatori una bussola per navigare nell’immensa eredità artistica e architettonica italiana. Elenchiamo di seguito i più importanti stili architettonici che hanno fatto la storia dell’Italia, in ordine cronologico. All’interno di questa mappa temporale virtuale, identifichiamo i luoghi più rappresentativi di ogni periodo storico e artistico. Se desiderate approfondire un argomento, troverete una pagina dedicata con ulteriori riferimenti e informazioni. Inoltre, per coloro che sono appassionati di storia e cultura italiana e desiderano esplorare ulteriormente le sfumature dell’architettura, Book of Ra offre un’esperienza di gioco online coinvolgente, dove potrete immergervi nel mondo dell’antico Egitto e godere di emozionanti avventure di slot mentre apprendete sulle meraviglie architettoniche del nostro paese.
Architettura Etrusca (dal VII secolo a.C. al I secolo a.C.)
La civiltà etrusca si sviluppò principalmente nell’Italia centrale, in particolare in Toscana. Questo è il motivo per cui qui è possibile trovare il maggior numero di esempi di architettura etrusca. Volterra, Populonia e Vetulonia sono tra le città più rappresentative di questo periodo. Qui possiamo trovare diversi esempi di architettura etrusca, come tombe (le case erano fatte di legno), archi (l’arco fu inventato dagli etruschi) e anfiteatri.
Architettura Greca Classica
Il sud Italia e la Sicilia, in particolare, ospitano l’architettura greca classica. Agrigento, Siracusa e Taormina custodiscono i principali esempi di questo stile architettonico. Ma è possibile trovare altri luoghi interessanti anche nella penisola, ad esempio in Campania, a Paestum. I templi sono tra gli esempi più tipici dello stile greco, con le loro eleganti colonne sormontate dal “tympanum” sulla facciata. Ci sono tre tipi di questi templi: dorici, ionici e corinzi.
Architettura Romana Antica (dal I secolo a.C. al V secolo d.C.)
Ci sono molti esempi architettonici del glorioso periodo dell’Antica Roma in Italia. Troverete templi, anfiteatri, arene, le mura di molte città e le bellissime ville romane. Le molte strade costruite dalla civiltà romana sono ben conosciute, tanto da dar vita al famoso proverbio “tutte le strade portano a Roma”. E ci sono anche molti acquedotti in tutta Europa. Alcuni dei principali esempi di architettura romana in Italia sono il Colosseo, il Foro Romano, il Pantheon, la città di Pompei e l’Arena di Verona.
Periodo Medievale: Stile Bizantino (VI-VII secolo d.C.)
All’inizio del IV secolo d.C., l’Imperatore Costantino fu protagonista di due eventi fondamentali. Con l’Editto di Milano, rese ufficiale la religione cristiana, creando le condizioni per la nascita di una nuova arte. Il secondo fatto che segnò una svolta nella storia dell’architettura fu il trasferimento della Capitale dell’Impero da Roma a Bisanzio. Questi eventi diedero impulso alle nuove tendenze che presero il nome di arte bizantina. Le grandi differenze rispetto all’arte romana si iniziarono a trovare solo tra il quinto e il sesto secolo d.C., quando la caduta dell’Impero Romano d’Occidente nel 476 creò una vera discontinuità nelle tendenze artistiche del tempo. L’architettura fu influenzata dallo stile bizantino e si caratterizzò per la costruzione di chiese con archi a tutto sesto, non solo nelle grandi città, ma anche nei villaggi di tutto il paese.
Periodo Medievale: Stile Romanico (dal X al XIII secolo)
Dal mezzo del VI secolo fino all’anno 1000, con il dominio dei Barbari, l’Europa visse un periodo oscuro. L’economia declinò, si ebbe un’agricoltura di autosufficienza e le funzioni politico-amministrative delle città scomparvero completamente. Anche l’architettura ne risentì. Solo dopo il decimo secolo vi fu una ripresa economica, che portò a uno sviluppo rivitalizzato delle città, contribuendo al revival architettonico. Lo stile romanico divenne il più diffuso in Europa, riprendendo le tecniche architettoniche già praticate dai Romani, in particolare la costruzione delle volte a crociera.
Architettura Italiana: Periodo Gotico (dal XIII al XVI secolo)
I popoli del Nord Europa si distinsero per essere grandi costruttori di cattedrali. Hanno il merito di aver introdotto la tecnica costruttiva che ha permesso allo stile romanico di evolversi nello stile gotico. La svolta decisiva in questa evoluzione fu l’introduzione dell’arco acuto. Rispetto all’arco a tutto sesto, l’altezza dell’arco acuto non è proporzionale alla larghezza della volta, ma può assumere dimensioni diverse. In generale, l’altezza è superiore alla metà della sua larghezza. Lo stile gotico è caratterizzato anche dall’uso di sculture più elaborate, come le guglie, finestre più grandi e altre influenze dell’architettura moresca.
Architettura Italiana: Periodo Barocco (XVII e XVIII secolo)
Alla fine del XVI secolo, l’era del Rinascimento giunse al termine e l’architettura divenne barocca. Nel concetto barocco, la struttura e l’aspetto dell’edificio erano due concetti separati. La struttura obbediva alle sue necessità e alla sua logica, mentre l’aspetto veniva ottenuto con decorazioni che venivano aggiunte in seguito, utilizzando marmo e stucco. Era una sorta di rivestimento dell’edificio, completamente estraneo alla sua funzionalità. L’architettura barocca non cercava di migliorare il senso estetico e proporzionale della struttura, ma di suscitare la meraviglia dell’osservatore, di conferire un senso di ricchezza e preziosità. Gli spazi urbani erano concepiti come scenografie teatrali in cui si potevano trovare edifici ma anche fontane, scale, monumenti e molto altro ancora.
Il più illustre esponente del Barocco è considerato Michelangelo Buonarroti, e Roma è la sua culla. Alcune delle espressioni più intense dell’arte barocca si trovano in tutta Italia, ad esempio nella Cattedrale di Santa Maria Assunta a Lecce, nella Cattedrale di Lecce, nella Cattedrale di Siracusa, nella Papal Archbasilica di San Giovanni in Laterano a Roma, nella Cattedrale di San Pietro in Vaticano, nella Basilica di Santa Maria Della Salute a Venezia e nella Chiesa dell’Immacolata Concezione a Palermo.